Reclam nuovamente al fianco di Original Parquet

Dal 2013 oltre 50 incontri dedicati al ruolo dell’architettura con più di 80 relatori.

La rassegna, realizzata da Reclam, è nata dalla felice intuizione dell’architetto Emilio Rambelli di Nuovo Studio, insieme al giornalista Fausto Piazza, fondatore di Ravenna & Dintorni e della rivista Casa Premium e all’Architetto Professore Alberto Giorgio Cassani, docente di storia di architettura all’Accademia di Belle Arti di Ravenna, che compongono attualmente il comitato scientifico.

Gli obiettivi del progetto sono la riflessione sull’architettura contemporanea e l’approfondimento deontologico, oltre alla volontà di mettere in relazione il mondo accademico e professionale dell’architettura con quello imprenditoriale dei produttori di tutto il comparto casa, dalla costruzione al design.

La conferenza di architettura organizzata da Reclam per Original Parquet ad Alfonsine ha riscosso un notevole successo: L’evento è iniziato con una visita allo stabilimento, offrendo ai partecipanti l’opportunità di conoscere da vicino le lavorazioni artigianali dei pavimenti in legno.

A restare impressa è l’attenzione per i dettagli, per l’innovazione e per la ecosostenibilità, che si arricchisce quest’anno di nuovi importanti tasselli: alle qualifiche FSC e PEFC si aggiungerà la certificazione internazionale ISO 14001 (per la gestione efficace dell’impatto ambientale dell’impresa) e, alcune linee di prodotti verranno certificate come EFP, grazie alle ottime prestazioni ambientali del prodotto dal taglio del legno all’impacchettamento dei listelli. La conferenza si è poi svolta nello showroom, dove si è tenuto un incontro ricco di approfondimenti sulla storia dell’architettura, condivisione di esperienze e presentazione di nuovi progetti da parte degli architetti agli oltre 40 partecipanti.

Al termine della visita, dopo una breve pausa caffè nella cornice dello Showroom di via del Lavoro 4, il professor Guglielmo Bilancioni ha avuto modo di riflettere sul tema de “Il Nuovo Brutalismo. Etica o estetica?”, presentato dal docente Alberto Giorgio Cassani.
Bilancioni (già insegnante di storia dell’architettura dell’Università di Genova e grande esperto di Reyner Banham) ha raccontato questa controversa corrente artistica e architettonica partendo proprio dalle riflessioni di Banham, con un focus principale sulla materia prima: «Si tratti di cemento, metallo o mattone – viene sempre e comunque trattata con la massima sincerità e onestà, e presentata nella sua purezza». Dalle riflessioni del professore emerge come l’aspetto materico sia uno dei tratti distintivi di un movimento nato dalla crisi dell’architettura moderna degli anni ’50, come un fondamentale messaggio etico, piuttosto che estetico. La parola poi è passata poi all’architetto Alessandro Bucci, dell’omonimo, storico, studio faentino, che ha illustrato le difficoltà e le sfide quotidiane di chi si ritrova a fare quello da lui definito «il lavoro più bello del mondo» (l’architetto, appunto), alle prese con i concetti di condivisione (di idee, di progetti, di ruoli in una lavorazione), pazienza (nei confronti dei lunghi tempi della burocrazia e di alcuni committenti), rispetto e fiducia (sempre nei confronti del committente ma anche della professione, sia nel suo aspetto pratico che artistico), piacere, memoria (il rispetto della tradizione nel restauro, pur creando una nuova identità), delusione, per tutti quei progetti mai realizzati. Ad ogni parola è stato abbinato uno dei lavori principali dello studio faentino, tra cui il Mercato Ittico di Rimini, la Pista di Motocross di Faenza, e alcune opere commissionate da privati.A chiudere il cerchio sono stati i concetti di “Tempo e durabilità”, perché una casa è fatta per durare. «Concetto su cui non potremmo essere più d’accordo – chiosa Ballardini –. Crediamo che la durabilità debba interessare l’involucro di una casa ma anche il suo interno, per essere in grado di conservare il suo valore e trascendere le generazioni».

Per informazioni per i tuoi eventi:

direzione@reclam.ra.it