"Abitare le culture" in un nuovo fascicolo antologico

Se pur piccolo il “villaggio globale” di Ravenna racchiude testimonianze di un’umanità senza confini. Così anche in una città di provincia si può compiere una sorta di giro del mondo senza uscire dai limiti del suo territorio, incontrando una molteplicità di culture, religioni, lingue, modi di vivere. È l’esito di “Abitare le culture”, la ricerca disincantata eppure appassionata che Marina Mannucci ha intrapreso “a puntate” sulle pagine della nostra rivista dell’abitare “TrovaCasa” a partire dal settembre 2009 e che ora è stata raccolta in un fascicolo antologico che porta l’omonimo titolo della rubrica. Nella pubblicazione, edita da Reclam si svolge un percorso di avvicinamento e di conoscenza dei protagonisti dell’immigrazione a Ravenna, del loro abitare la città, del loro vissuto e delle loro aspirazioni di inclusione sociale e di cittadinanza. Nei racconti di Marina Mannucci, nell’esplorazione della case di questi “stranieri”, il migrante non è più solo un numero, un volto anonimo, un problema sociale o di ordine pubblico, ma incarna un universo inedito, una umanità vivida e complessa, che travalica pregiudizi, diffidenze, falsa coscienza. Anche le foto di Alberto Giorgio Cassani, pur senza mai raffigurare volti, colgono particolari di un intenso vissuto, di oggetti d’affezione, di particolari etnici e culturali.

 

La pubblicazione è stata presentata il 5 giugno 2011 in occasione del Festival delle Culture di Ravenna alle Artificerie Almagià. All’incontro hanno partecipato il direttore editoriale di Reclam Fausto Piazza, gli autori Marina Mannucci e Alberto Giorgio Cassani e alcuni fra i cittadini stranieri protagonisti della ricerca. L’edizione è stata realizzata anche grazie al sostegno della Scuola Arti e Mestieri “Angelo Pescarini” e al contributo di Marius Dactu, Svem di Emanuele Messina, le associazioni Terzo Mondo e Moldava-Romena.

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