Rigenerazione urbana e rispetto del paesaggio nei progetti di Brenso e Iotti+Pavarani, presentati a Edilpiù di Lugo per “SeDici Architettura”

cartellone
 
Oltre 150 persone per il terzo incontro della rassegna dedicata al ruolo dell’architettura contemporanea, patrocinata dagli Ordini degli Architetti di Ravenna e Forlì-Cesena e organizzati dalla rivista “Casa Premium“ e Reclam, in collaborazione con Nuovostudio e Archibiotico.
 

Come “costruire” nel già costruito delle città o rivitalizzare luoghi abbandonati o irrisolti e, d’altra parte, come ripensare alla dialettica fra architettura e paesaggio, interventi artificiali e contesto naturale, sono stati i temi assai stimolanti, proposti con idee e progetti dagli studi Brenso di Bologna e Iotti+Pavarani di Reggio Emilia nell’affollata conferenza di giovedì 23 aprile, nella sede di Edilpiù di Lugo.
Oltre 150 persone fra professionisti della progettazione e appassionati della cultura architettonica, hanno partecipato al terzo incontro-confronto della serie “SeDici Architettura”, promosso dalla rivista “Casa Premium” e dall’azienda editoriale Reclam, con la consulenza scientifica di Nuovostudio di Ravenna e di Archibiotico di Forlì, col patrocinio degli Ordini degli Architetti di Ravenna e di Forlì-Cesena.
 
partecipanti
Lo Studio Brenso di Bologna ha illustrato la realizzazione di un allestimento per l’arte, il tempo libero e il piccolo commercio, capace di valorizzare gli spazi storici ma inutilizzati di Palazzo Re Enzo nel cuore di Bologna e la creazione di un locale bar a Udine, in gran parte realizzato con l’utilizzo modulare di pallet industriali. Su larga scala Brenso ha presentato anche un visionario progetto per la sistemazione dell’area dello stadio Dall’Ara di Bologna in un grande parco sportivo, poi la riqualificazione, non solo architettonica ma anche funzionale, produttiva e commerciale dell’ex stabilimento tessile “La Perla” fuori Bologna e, infine, un edificio residenziale, ad alta densità abitativa, nel centro della metropoli africana di Dakar, in Senegal.
 
Gli architetti Iotti e Pavarani – fra i tanti riconoscimenti ottenuti, insigniti anche del premio della Fondazione Renzo Piano per progettisti emergenti – hanno spaziato fra progetti di arredo urbano e di ampie infrastrutture territoriale sempre orientati a definire un rapporto di simbiosi e di rispetto fra artefatto e territorio. Di particolare interesse la delocalizzazione dello stadio di Siena fra le colline ai margini della città storica, con un impianto polifunzionale – in alternativa alla consuetudine della struttura con chiusa – “aperto” e integrato nel paesaggio circostante. Da segnalare anche il piano infrastrutturale per una ferrovia a monte del lago di Garda, con un tracciato iper-ecologico, che coniuga il massimo della funzionalità con l’estrema discrezione costruttiva rispetto alla bellezza della natura dei luoghi.
 
Entrambi gli interventi hanno evidenziato un profondo e significativo cambio di passo dei più giovani e avanzati studi di architettura, dove alla professionalità e creatività sul piano costruttivo, si affianca l’interesse e la ricerca sulla rigenerazione dell’esistente, sulla sostenibilità economica, e su nuovi spazi, volumi, segni e connessioni imprescindibili sul piano culturale e ambientale, sociale e produttivo.
 
pres.edilpiù
In sintonia, con queste istanze, l’intervento dell’ospite dell’evento – l’azienda Edilpiù di Lugo, leader in Romagna nel settore di serramenti e infissi – con le parole del responsabile commerciale Marcello Bacchini, si è incentrato sul necessario rapporto fra innovazione e creatività progettuale e valore di impresa, nella sua qualificazione di prodotti e servizi. D’altra parte, la conferenza è stata ospitata in uno spazio d’autore, visto che la sede Edilpiù è stata progettata dallo studio di architettura milanese di Lamberto Rossi ed ha partecipato per la sue caratteristiche originali alla 13ª edizione della Biennale Architettura di Venezia.

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